Powervolley Cup

Infortuni a raffica, partite ravvicinate, cena saltata questo è lo scenario che si presenta agli occhi degli Ultras che fedelmente seguono le Enriche nei quarti di Powervolley. A questo si aggiunge la colossale dimenticanza dei documenti di gara da parte del pensionato, ormai prossimo all’ospizio. Per fortuna, sopratutto del pensionato, la pietà della giovane coach, e tra un pò badante, è tanta e eccoci pronti a sfidare le ragazze del SAMZ, società amica e gemellata da tanti anni.

Come al solito l’inizio è stentato, non si capisce se è una questione di carburazione o è la peculiarità delle nostre campionesse. Fatto sta che i due coaches chiamano il time-out per svegliare le ragazze dal torpore iniziale.

L’occasione è ghiotta per Gaia L e Giorgia, che gioca con una polsiera ricavata dalla cavigliera bionica di Camilla, per assumere una potente droga, il famoso rosso di San Colombano che ha fatto ballare la zumba alla regina Elisabetta la settimana scorsa (grazie a Walter che ha il bagagliaio pieno di tale stupefacente da osteria). Le due da quel momento si trasformano in due Highlander e trascinano le compagne ad una pallavolo degna di comparire su tutti i manuali del settore.

I due coaches cominciano a rilassarsi, non completamente però , e il S. Enrico comincia a girare come un orologio svizzero che richiama in palestra un gruppo di ingegneri della Rolex che, prendendo spunto dal gioco, progettano il nuovo orologio destinato alla prossima missione della NASA su Saturno.

Sono tre set travolgenti quelli del S. Enrico che permettono alle ragazze di accedere alla semifinale di Coppa. Un pò di pathos però le Enriche lo vogliono sempre lasciare, le sadiche forse meditano e sperano che il pubblico conceda loro qualche serata in discoteca in più oppure che il vecchio pensionato ci lasci le coronarie in panchina.

Onore al merito alle nostre avversarie ma alla fine è il S. Enrico che, come da proverbio cinese, si mette sul bordo del fiume ad aspettare la prossima compagine che cercherà di batterla per disputare quella finale per aggiudicarsi quella COPPA che i nostri tifosi già hanno cominciato a tatuarsi sulla schiena.

SAMZ – S. Enrico 0 a 3 ( 23/25 18/25 22/25)