Allieve Gold

Oggi le Enriche sono in trasferta a Bresso contro le pari età che militano anche nel campionato provinciale Fipav.

Il pubblico sa dell’importanza e della difficoltà dell’impegno e quindi in maniera compatta prenota tutti i posti disponibili per essere presente nel palazzetto di Bresso. Sono previsti 100 pullman, e per i più facoltosi anche svariati aerei approfittando del vicino aeroporto. Tale esodo, paragonato a quello degli gnù nel parco del Serengheti, rendono necessario l’intervento della forza pubblica per non congestionare il traffico.

L’arbitro però ha fretta e decide di iniziare la partita con qualche minuto d’anticipo. I tanti fans del Bresso, molti di loro vestiti di pelle d’orso e di caprone, Indossando copricapi con corna di mucca e armati di preoccupanti clave e oggetti pericolosi, cominciano ad intonare cori di origine barbarica ad un volume tale che hanno l’effetto di stimolare le proprie beniamine e spaventare a morte le Enriche. I bressesi hanno il sopravvento Anche perchè la curva del S. Enrico è completamente vuota ad eccezione di Letizia che, abbastanza timorosa, segue le prime fasi dell’incontro in completo silenzio.

I due coaches sono allibiti, eppure erano previsti migliaia di tifosi al seguito. Forse un’improvviso sciopero del tifo dovuto al divieto di installare una distilleria all’omnicomprensivo durante le partite di casa? Forse per le recenti notizie lette sui giornali che vedono la partenza della giovane Allenatrice destinazione panchina della nazionale alle Olimpiadi? Boh, l’unica cosa certa è che il Bresso corre via a velocità siderale.

Ma all’improvviso ecco il pubblico del S. Enrico che entra nel palazzetto, in realtà si era attardato alla Fabbrica della Birra in compagnia dell’emule di Vasco Rossi e approfittando di questa star internazionale, i capi fans, i migliaia di tifosi festanti e anche i diversi minorenni aveva quasi finito le scorte di alcol del locale. Però appena mettono piede nel palazzetto, forse perchè carichi di tali liquidi paradisiaci, cominciano ad intonare i loro famosi canti celtici che hanno l’effetto di svegliare le Enriche e riportarle sulla Terra.

Il primo set però è andato e le ragazze del Bresso, unite ai propri fans, chiudono il set e già si sentono la vittoria in pugno.

Ma al cambio di campo i due coaches non devono nemmeno aprire bocca, le Enriche hanno addosso una rabbia unita a foga agonistica che non sono necessarie parole. Le Enriche rientrano in campo e trainate da una imperiale Giorgia che nei successivi tre set schiaccia a ripetizione dalla prima linea, dalla seconda linea, dal seggiolone dell’arbitro, dal bagno e anche dalla Fabbrica della Birra annienta ogni speranza per le ragazze locali. Con Giorgia anche tutte le altre ora sono delle furie, colpiscono positivamente coaches e pubblico Claudia e Matilde, di solito schive, con grinta feroce tradotta in mirabili schiacciate e recuperi mozza fiato.

La vittoria è schiacciante resta solo da annotare la perla dell’incontro: Camilla, dopo due anni di allenamento in piscina e al mare, si esibisce nel triplo tuffo carpiato per recuperare in volo una palla respinta dal muro. Si racconta che la plurimedagliata Tania Cagnotto abbia provato per anni tale evoluzione senza riuscirci e, saputo dell’evento comparso immediatamente su internet, sia prontamente volata per raggiungere S. Donato per farsi raccontare in segreto tale evoluzione.

Un ringraziamento speciale al Grandissimo ed Educatissimo pubblico del S. Enrico tenuto a modello in tutti i palazzetti lombardi.

Bresso – S. Enrico 1 a 3 (25/18 – 14/25 – 19/25 – 19/25)

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